La Compagnia Go.Do.T e la sua Danza Macabra, le emozioni nei racconti di chi c’era
L'epoca culturale
Giuseppina Tesauro
RAGUSA – Continuano le repliche dello spettacolo Danza Macabra, portato in scena dalla Compagnia Go.Do.T. Una rappresentazione che ha saputo catturare il pubblico, lasciando un segno tra gli spettatori. Lo spettacolo ha raccolto l’entusiasmo di chi vi ha assistito, confermando ancora una volta la capacità degli attori della Compagnia nel saper trasmettere un’esperienza teatrale coinvolgente e intensa ai propri spettatori: “Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso hanno, ancora una volta, costruito con sapiente alchimia uno spettacolo di cui porteremo memoria per la bellezza e intensità” (Rosa Giaquinta).
La trama
Scritta nel 1900 da August Strindberg, Danza Macabra è un dramma che esplora le dinamiche tossiche del matrimonio. Ambientato su un’isola desolata, il testo racconta la storia del Capitano Edgar e di sua moglie Alice, intrappolati in un’unione soffocante segnata da rancori, lotte di potere e disillusione. Il loro rapporto, già logoro, viene ulteriormente complicato dall’arrivo di Kurt, un vecchio amico e cugino di Alice, che porta con sé vecchi rancori e tensioni irrisolte.
L’opera rappresenta una metafora della convivenza coniugale come gabbia esistenziale, in cui le relazioni diventano un campo di battaglia psicologico. “Il grande tema del matrimonio come prigione, sul quale il teatro dell’Ottocento ha combinato infinite variazioni, è proposto da Strindberg sul filo dell’ossessione, della ripetizione ossessiva” (Prof. Giuseppe Traina). La regia di Vittorio Bonaccorso ha enfatizzato questa tensione continua, giocando su luci e scenografia per creare un’atmosfera cupa e angosciante.
L’allestimento e la messa in scena: Un’ esperienza che lascia il segno
Il cast, composto dagli attori della Compagnia Go.Do.T – Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Benedetta D’Amato, Cristiano Marzio Penna, Lorenzo Pluchino, Rossella Colucci e Alessandra Lelii – ha dato vita a personaggi sfaccettati, regalando interpretazioni intense e sentite. L’interpretazione degli attori ha saputo mantenere viva la tensione narrativa, dosando perfettamente i silenzi e gli scontri verbali per rendere l’atmosfera densa e coinvolgente. Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso hanno reso con naturalezza il conflitto tra i personaggi, dando vita a un dialogo serrato e carico di sfumature emotive.
La regia di Vittorio Bonaccorso è stata apprezzata sia dal pubblico che da esperti del settore, che non hanno potuto fare a meno di notare la sua capacità di rendere viscerale e autentico il rapporto tra i personaggi, mantenendo un ritmo serrato che ha saputo tenere alta la tensione fino all’ultimo istante. “Un’esperienza che lascia il segno e che fa riflettere ben oltre il sipario” (Giulia Ferrara).
Un ruolo cruciale è stato giocato dalla scenografia e dall’illuminazione, capaci di creare un’atmosfera soffocante e immersiva. I tessuti rosso vermiglio si contrapponevano al grigiore delle pareti, mentre la luce gelida e violacea enfatizzava i momenti di maggiore drammaticità, come l’apparizione della Morte: “Impressionante l’impatto scenico ed emotivo dell’ingresso della Vecchia con le sembianze della Morte… una scena che richiama il capolavoro bergmaniano Il Settimo Sigillo” (Dott. Daniele Pavone). “La regia ha saputo trasformare la tensione drammatica in immagini evocative, dove il confine tra reale e simbolico si dissolve in un gioco di luci e ombre” (Daniele Pavone).
Un teatro che coinvolge e lascia il segno
Danza Macabra non è, dunque, solo una storia di conflitto coniugale, ma bensì un’opera che affronta temi di straordinaria attualità, come la lotta per l’emancipazione e la difficoltà di evadere dalle convenzioni sociali. La Compagnia GoDoT quindi anche stavolta non ha deluso le aspettative del suo pubblico sapendo restituire questa profondità con grande intensità e rispetto per il testo originale, senza tradire l’essenza del dramma: “Non c’è stato un minuto di distrazione o di stanchezza, siamo stati letteralmente assorbiti dalla storia, dalla bravura degli attori e dal ritmo incalzante e coinvolgente” (Lucia Ravalli). Dimostrando la capacità del teatro di creare un’esperienza emotiva che va oltre la rappresentazione, coinvolgendo il pubblico in una riflessione profonda sulla natura umana e sulle relazioni interpersonali.
Raccontare Danza Macabra della Compagnia Go.Do.T. permette di coglierne la vera essenza: il teatro è condivisione, è emozione che si propaga ben oltre la durata della rappresentazione, è ciò che crea memoria negli spettatori come un’esperienza unica ed emozionante.
Affrontare un classico del teatro come Danza Macabra è stata una grande sfida, che la Compagnia GoDoT ha superato con maestria. La scelta di portare in scena un testo di così alto spessore conferma il loro costante impegno nella ricerca di opere che stimolino la riflessione del pubblico, ponendo l’accento su come il teatro non sia solo intrattenimento, ma anche un potente strumento di indagine e crescita interiore.
Non perdetevi l’occasione di assistere alle ultime repliche del 21,22 e 23 Febbraio!
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