Note di regia
“La storia è orrenda senza humour.”
(B. Brecht)
Dopo Il castello di Kafka e Danza macabra di Strindberg, due lavori più che impegnativi e che ci hanno dato tante soddisfazioni, torniamo alla pura comicità, con uno spettacolo frizzante, pieno di gags e piroette linguistiche.
Vogliamo omaggiare Achille Campanile, uno dei padri della comicità italiana e della commedia, che abbiamo incontrato spesso nel nostro cammino.
Attraverso scene comiche a quadri e gags, cercheremo di giocare con il linguaggio, per costruire calembour, parodie e giochi di parole.
Torniamo allo stile unico ed inconfondibile di Campanile, una fucina di invenzioni straordinarie a cui comici e drammaturghi di talento hanno attinto. Una scrittura inconfondibile che univa il popolaresco alla raffinata ricerca linguistica, e che ha fatto la storia della comicità italiana.
Vittorio Bonaccorso