Note di regia
Il delitto non paga, ma lascia ottimi conti in banca.
(Woody Allen)
Federica Bisegna, rifacendosi allo stile di Aldo Nicolaj – prolifico autore del quale abbiamo affrontato diversi testi tra cui La signora e il funzionario, Non era la quinta, era la nona, Il belvedere (questi ultimi due adattati poi nel nostro cavallo di battaglia dal titolo La sinfonia del destino) e tanti altri – ritorna alla commedia brillante con un copione che sembra ispirarsi all’esilarante “Prendi i soldi e scappa” o al comicissimo “Criminali da strapazzo” di Woody Allen, i cui personaggi e la loro dabbenaggine ricordano proprio gli strampalati protagonisti di quei film.
Un’ironia caustica e piena di ritmo, con una sapiente costruzione della trama e l’immancabile colpo di scena. La commedia è ambientata negli anni ’70, un tempo in cui ancora non esisteva la tecnologia moderna con cellulari o internet, quando ancora ci si poteva permettere l’anonimato.
La trama è semplice quanto efficace: una famiglia di pseudo criminali deve fare il colpo del secolo organizzando il rapimento di una giovane donna, ma a causa della goffaggine e della rozzezza dei componenti la banda le cose non vanno come previsto.
Questo lo spunto per una commedia spassosa con la quale chiudiamo una stagione che ripercorre vari generi della risata: dalla farsa comica al teatro dell’assurdo, dalla commedia classica a quella noir.
Vittorio Bonaccorso