La dott.essa Sabrina D'Amanti su "Macbeth":
La dott.essa Sabrina D'Amanti su "Macbeth":
Macbeth e Lady Macbeth: la coppia
Entrambi, in egual misura, sono i protagonisti di quest'opera.
Personaggi complementari, l'uno non esisterebbe senza l'altra e viceversa. Una coppia simbiotica, che sfocia in una "follia a due" (folie à deux o disturbo psicotico condiviso), che la farà divenire una coppia criminale.
Macbeth viene presentato come nobile scozzese e valoroso uomo militare, occompagnato da nobili sentimenti. La sua morale tuttavia è una morale instabile.
È una morale fragile.
La sua mente riesce a pensare imprese truci pur di soddisfare le ambizioni di una moglie devota, ma che desidera una sorte regale.
L'incontro con le streghe nella brughiera è l'inizio del suo delirio ambizioso. La sua mente elabora quel che la sua coscienza non oserebbe compiere.
Ed ecco che le sue idee non appaiono come sue.
Sono profezie delle tre streghe.
In un processo dissociativo di coscienza vive queste sue brame non come tali, ma come rivelazioni che lo spaventano.
A mio parere sono la trasposizione di quel che egli interpreta renderebbe la moglie felice, ovvero vederlo Re. È questa la ragione per cui lui è molto ambivalente rispetto al compiere l'azione (ne ha desiderio, ma la teme), lei invece ne è inebriata e spingerà con forza affinché lui agisca.
Il delirio a due è iniziato.
Nessuno dei due, da solo, avrebbe compiuto tali nefandezze, pur bramandone in fantasia i risultati e architettandone le trame.
Nessuno dei due, singolarmente, ha una piena forza criminale, entrambi agiscono solo se in coppia e nel farlo forzano i loro limiti mentali di sopportazione, cosa che li porterà alla follia (...e la mente va a tanti fatti di cronaca).
Il loro è un rapporto malato che si fonda su una dipendenza affettiva, sono così complementari che lei non verrà mai chiamata con il suo nome in tutta l'opera, è solo Ledy Macbeth, la moglie di Macbeth.
Ma benché viva all'ombra del marito, all'interno della coppia, lei è la parte dominante. Lei, nella coppia, ha la funzione di pensiero, lui quella di azione.
Magistrale il modo in cui la coppia Bonaccorso - Bisegna riesce a mettere in scena i due personaggi facendone emergere il patologico legame e le tante sfumature che lo contraddistinguono.
Straordinari, come sempre, tutti gli attori della Compagnia G.o.D.o.T
Grazie per la vostra devozione al Teatro e per far godere noi di questi spettacoli
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