Il pubblico su "Danza macabra"
Il pubblico su "Danza macabra":
Lucia Ravalli
Ero un po' scettica. Immaginavo qualcosa di pesante e lucubre a guardare la locandina. Poi mi sono documentata ed abbiamo deciso di venire a vedere come sarebbe stata rappresentata, conoscendo la bravura dj Vittorio e Federica nei loro reciproci ruoli. Ebbene non c'è stato minuto di distrazione, stanchezza o altro... Siamo stati letteralmente assorbiti dalla storia, dalla loro bravura, dal ritmo incalzante e coinvolgente ecc..
Bravissimi gli altri attori che hanno interpretato in maniera magistrale il loro ruolo. Complimenti vivissimi. Consiglio vivamente agli scettici e non di andare a teatro a vedere quest'opera attualissima nel l'argomentazione, resa ancor più magistrale per la regia infallibile di Vittorio. Bravi, bravi, bravi.
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Joana Mankolli Memushaj
La rappresentazione teatrale di Danza Macabra, con protagonisti Viktor e Federica, è stata un’esperienza coinvolgente e straordinaria. L’atmosfera cupa e magnetica del dramma di Strindberg ha preso vita sul palco grazie a un’interpretazione magistrale che ha catturato il pubblico in ogni momento.
Viktor ha dato vita a un personaggio complesso, oscillando tra la paura e la speranza, con una forza espressiva che ha reso palpabile ogni sfumatura emotiva. La sua performance è stata intensa, capace di trasmettere la lotta interiore e la vulnerabilità di un uomo in preda alla propria follia. Con una presenza scenica potente e una gestione impeccabile dei tempi drammatici, Viktor ha conquistato il pubblico dalla prima all’ultima battuta.
Federica, nei panni della protagonista femminile, ha offerto una performance che ha saputo sorprendere e sedurre. La sua interpretazione è stata di una profondità straordinaria, riuscendo a donare al suo personaggio una visione sfaccettata di fragilità, forza e determinazione. Ogni suo movimento, ogni sguardo, raccontava una storia, e la sua interazione con Viktor ha reso palpabile l’inquietante dinamica di potere e dipendenza tra i due.
La regia ha saputo valorizzare la scenografia minimalista e l’illuminazione suggestiva, amplificando l’intensità dei temi trattati, ma è stato indubbiamente il connubio tra Viktor e Federica a rendere questa Danza Macabra un’opera di rara bellezza. La loro chimica sul palco è stata straordinaria, creando una tensione che non ha mai abbandonato il pubblico, lasciandolo senza respiro.
Un applauso sincero a tutti gli attori coinvolti, ma soprattutto a Viktor e Federica, che hanno reso questa rappresentazione un’esperienza teatrale indimenticabile. La loro interpretazione non è stata solo una recitazione, ma un vero e proprio viaggio nell’animo umano, esplorando la sofferenza, il tormento e la bellezza di un amore oscuro e disperato.
Grazie di cuore alla Compagnia GoDoT per averci emozionato
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Alessio Barone
Una volta tanto che posso permettermi il lusso di fare da spettatore ad uno spettacolo della Compagnia GoDoT ne approfitto per scrivere qualcosa sullo spettacolo sotto la prospettiva di chi lo vede, non di chi lo fa.
Non avevo mai letto nulla di Strindberg, ma già dalla prima lettura ho capito che sarebbe stato un testo estremamente intrigante una volta rappresentato: questa figura di un uomo "estremamente brutto", Edgar (Vittorio Bonaccorso), che come un vampiro cerca di vivere le vite degli altri perché la sua, evidentemente, non lo appaga più (o forse non lo ha mai fatto), e così facendo fa del male a tutti quelli che lo circondano; prima fra tutti Alice (Federica Bisegna), che sebbene possa passare quasi per una vittima di suo marito, in realtà è crudele e spietata quanto lui, in questo gioco di coppia malato che si nutre di se stesso, come se fosse l'unico modo di queste due persone di sopravvivere; poi arriva Kurt (Cristiano Marzio) a spostare gli equilibri, ed in senso letterale. Non si capisce dalla parte di chi stia, quando parla da solo con Edgar lo tratta come un "vecchio amico", quando è con Alice invece la sostiene e la ascolta mentre si sfoga della sua infelice vita coniugale, perciò sebbene possa sembrare all'inizio un personaggio positivo, ne concludo che, di questi tre, nessuno lo sia. Sono tre pessimi esemplari di essere umano: il vampiro, la frustrata e l'approfittatore. Forse l'unico personaggio positivo è il figlio di Kurt, il malinconico Allan (Lorenzo Pluchino), costretto a subire i giochi infelici di Judith (Benedetta D'Amato), che come suo padre Edgar ha imparato l'arte di manipolare gli uomini, e ne deriva una giovane storia d'amore il cui unico fine è essere strumentalizzata dal vampiro che avvelena tutto attorno a sé. E se tutto ciò l'ho capito avendo visto solo una replica dello spettacolo, è perché l'interpretazione di tutti e cinque, la regia, la scenografia, la musica, il ritmo soprattutto sono quelli a cui ormai ci ha abituati la Compagnia, e chi ci conosce lo sa benissimo! Si potrebbe dire molto altro su questo testo e sullo spettacolo in generale, ma è così coinvolgente ed appassionante che sono sicuro che gli interessati abbiano già intenzione di prenotare, ma non aspettate l'ultimo weekend o non troverete posto !! P.S. Non faccio spoiler, ma ci sono anche due piccole partecipazioni di Alessandra Lelii e Rossella Colucci, che anche se brevissime aggiungono molto spessore alla condizione mentale e disperata dei due protagonisti.
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Salvino Lorefice
“Ho assistito ieri sera alla Prima della rappresentazione di “Danza Macabra”, di August Strindberg nell’adattamento di Federica Bisegna e con la regia di Vittorio Bonaccorso. In passato ho visto recitare i due artisti appena citati, ma mai li ho visti immedesimati nei personaggi come lo erano in questa performance. Il risultato è stato coinvolgente. Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso hanno dato vita a due personaggi (rispettivamente Alice e il Capitano Edgar) che potrebbero costituire una coppia dei nostri giorni, e non quelli del primo Novecento. Una coppia, ormai stanca della convivenza dopo 25 anni di matrimonio vissuti in posto isolato chiamato fortezza, si odiano a morte. Il loro rapporto è infelice, ma viene mantenuto in vita perché si rinfacciano a vicenda il passato, in una sorta di gioco al massacro. Lei rievoca, spiega, rinfaccia il perché ha sposato Lui, abbandonando una presunta carriera di attrice. Lui, capitano, insegue la carriera ad ogni costo (si direbbe oggi, non guarda in faccia nessuno) usando cattiveria verso coloro che lo circondano; un capitano che sembra nutrirsi del dolore altrui. Tra i due si presenta Kurt (Cristiano Maurizio Penna), cugino di Alice e, forse, ex amante di lei. E il gioco sado-masochista continua, si complica. Uno spettacolo da vedere, da godere, perché si assiste ad una rappresentazione che ha un ritmo che non lascia tregua allo spettatore. Nel secondo tempo, fanno capolino due personaggi che incutono tenerezza, e non solo per la loro giovane età, ma per l’interpretazione di due ulteriori personaggi che sembrano voler ripetere il gioco dei rispettivi genitori. Essi sono Allan (interpretato da Lorenzo Pluchino), che è il figlio di Kurt; e Judit (Benedetta D’Amato) che è figlia di Alice e di Edgar. Non c’è Eros, in questo dramma. C’è Thanatos appunto, la Morte, che aleggia, che danza. Si prevedono altre 11 repliche per un teatro piccolo ma Grande.“
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Mariangela Antoci
“Prima di qualche settimana fa non conoscevo Strindberg e, già qui, il primo grazie perché il vostro teatro è opportunità di crescita e conoscenza. Quando poi mi sono documentata avevo già visualizzato chi avrebbe interpretato i vari personaggi e, qui, siamo a quello che è un altro valore aggiunto: avere e/o ricercare gli attori giusti sempre per ogni ruolo. E, infine, lo spettacolo...ritmo incalzante, dialoghi cinici, a tratti spietati ma veri, ordinariamente realistici. Nonostante tutto!!! Nonostante tutto l’odio, nonostante tutta la spietatezza di 25 anni vissuti come dentro ad una prigione fisica e mentale, nonostante l’ambiguità dei rapporti coi terzi. Sì, molte vite nella realtà, sono vissute esattamente così, come quella di Edgar e Alice, di Kurt, di Allan e Judith!!! Tristemente, proprio così! Grazie, ancora una volta Compagnia GoDoT per accendere un faro, attraverso la vostra arte, su quella che per tanti è una realtà!!!”
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Sabrina Cassarino
“Ho assistito alla prima dello spettacolo e posso affermare che è stato molto intenso. Ho percepito fortemente le frustrazioni dei personaggi, il conflitto tra Edgar e Alice , vivendoli emotivamente come se io stessa facessi parte della rappresentazione teatrale. In particolare il secondo atto , e la situazione complessa e amorosa di Judit e Allan , mi ha smosso personalmente e interiormente .”
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Roberto Farruggio
Danza macabra, del drammaturgo Strindberg, messo in scena dalla Compagnia GoDoT mi ha proiettato, fin dalle prime battute, nella "fortezza di Finale di partita", di Beckett. Ma non solo. Mi piacerà razionalizzare (forse non è il termine giusto, però) questo mio personale sentore. A presto.
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Laura la Carrubba
Bellissimo spettacolo tragico e nello stesso tempo comico, la Compagnia GoDoT come al solito si supera mettendo in scena una tragicommedia che parla del rapporto di coppia ma in realtà stando lì a sentire e guardare secondo me non hanno interpretato solo la coppia ma anche tutti i problemi quotidiani che ci sono tra genitori e figli, tra fratelli e pure tra amici e parenti. L'invidia, la gelosia e la superbia che viviamo nella quotidianità, andate a vedere danza macabra sarà una serata di pura riflessione. Strepitosi Federica e Vittorio, bravissimi tutti gli altri attori che volta per volta si superano
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Cettina Cavalieri
Lavoro eccellente! Vittorio e Federica, in " Danza macabra" diventate ancora una volta, personaggi verissimo di una realtà dove sentimenti e amore appaiono rinsecchiti, atrofizzati, voi due, maschere perfette di una empatia al negativo in una lotta cieca ed estenuante. Fascinosissimi e dolcemente nostalgici i costumi di scena.(A parte...voi e la vostra deliziosa compagnia mi date un dono raro, non so...come un senso di "ricominciare" da tanto dimenticato, dati i miei 86!). Il vostro Teatro, Federica e Vittorio, è pura magia. Grazie infinite,
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Christoph Ferber
Ieri ho avuto la fortuna (per la prima volta in vita mia) ad assistere alla mise en scène di uno spettacolo di Strindberg. E questo in una città di provincia!! E' stata una esecuzione formidabile. Siete tutti stati bravissimi. Nonostante la lunghezza è stato uno spettacolo accattivante, denso, meraviglioso. E poi avete anche eseguito il secodno atto, fatto piuttosto raro.
Tanto di cappello!! E' una cosa unica per una cittadina come Ragusa poter assistere a degli spettacoli tanto impegnativi quanto importanti.
Un caro saluto,
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Piero la Terra
Domenica pomeriggio, la compagnia GoDoT ha messo in scena una delle opere più famose del drammaturgo August Strindberg "Danza macabra", scritta nel 1900. L'adattamento di Federica Bisegna e la regia di Vittorio Bonaccorso sono stati impeccabili, come sempre; i costumi, le scene, il trucco azzeccati e propedeutici a calare lo spettatore nell'atmosfera dei primi del '900.
L'alto livello interpretativo, constatabile nel ritmo serrato dei dialoghi, nelle pause sorprendentemente eloquenti, nella mimica facciale molto significativa, ha fatto comprendere, al pubblico presente, il senso della "danza macabra" tra un marito ed una moglie, magnificamente interpretati da Vittorio e Federica.
L'intento di sopraffarsi l'uno con l'altra ha messo in luce due anime derelitte, dilaniate da contrasti, beghe, vecchi rancori mai sopiti, bassezza umana. Nessuna luce si è intravista, se non quella finale affidata ai due giovani innamorati (ottimi interpreti Benedetta D'Amato e Lorenzo Pluchino ). Ma sarà vero ? O continuerà tra queste verdi anime la danza macabra nella quale si risolve, secondo Strindberg, ogni matrimonio ? La famiglia, dunque, si rivela una trappola mortale nella quale i protagonisti si dibattono, in assenza di valori e di condivisioni.
Altro interprete di spessore è stato Cristiano Marzio Penna, nel ruolo di Kurt, capo della quarantena, perfetto nel ruolo di amico/rivale di Edgar.
Grati alla compagnia GoDoT di averci fatto conoscere ed apprezzare questo grande autore attraverso questa riuscitissima messa in scena. Fieri di avere nel nostro territorio questa compagnia, ci auguriamo di potere assistere ancora a rappresentazioni significative, come tutte quelle che ,finora, ci hanno visto partecipi.
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Rosa Giaquinta
Seguire il percorso professionale nelle proposte teatrali della Compagnia Godot, permette, a mio parere un arricchimento culturale per l'approccio alle opere di grandi autori. Gli stessi, cosi come tradotti nella scena diventano interessanti e amabili. L'opera che ci è stata presentata "Danza macabra", è stata recitata con sapiente tensione e, al tempo stesso, scorrevolezza. Grandi Federica e Vittorio nei dialoghi recitati con naturalezza pur nella continua contrapposizione del pensiero ed emozioni dei personaggi. Non mi sono resa conto della durata di questa tragicommedia e il merito va a tutti gli interpreti presenti in scena. Federica e Vittorio hanno, ancora una volta, costruito con sapiente alchimia, uno spettacolo di cui porteremo memoria per la bellezza e intensità. Grazie!
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Emanuela Cascone
Grazie Compagnia GoDoT perché ci hai tenuti incollati alla sedia, facendoci provare i sentimenti più diversi di un' opera maestosa tanto quanto è la vostra altissima interpretazione. Grazie per fare a Ragusa, ingrata, un grandissimo teatro! Alla prossima 😘
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