Tre personaggi, costretti a restare insieme si confrontano e si scontrano all'interno di una sala stile Secondo Impero. Rappresentato per la prima volta nel 1944 il dramma è una sorta di "invenzione a tre voci" in cui si sviluppa un tema caratteristico del pensiero di Sartre: l'inferno sono gli altri. Nella prospettiva della regia mi piacerebbe ricordare un'immagine infantile: chi da piccolo, non ha giocato a catturare degli insetti chiudendoli in un barattolo? Quanti ricordano di aver osservato, con una sottile crudeltà, il comportamento di quegli insetti attraverso il vetro? Questo è ciò che ha fatto l'Autore. Per Sartre gli insetti (Ines, Garcin, Estelle) si muovono, si agitano alla ricerca di una via d'uscita poi, paradossalmente pur avendola individuata, allo stremo di qualunque tentativo di fuga restano comunque a "vivere" dentro il barattolo.