Note di regia
Il progetto nasce dalla lunga esperienza dell'attrice Federica Bisegna con il teatro per ragazzi. Infatti è da anni impegnata, soprattutto a Catania (con il Piccolo Teatro), nella produzione di favole per le scuole quali: Hansel e Gretel, La sirenetta, La bottega fantastica, La regina delle nevi, Pinocchio. A differenza delle favole che di solito vengono messe in scena ogni anno, dai vari teatri, la Compagnia G.o.D.o.T. vuole percorrere un "sentiero" che è quello della "narrazione" e del "gioco". Il teatro di narrazione è ormai una consuetudine, sia per quanto riguarda la prosa in generale sia per quanto concerne il testi per bambini. Esso permette di eliminare qualsiasi barriera tra platea e palcoscenico e, quindi, tra attori e spettatori. La favola (nel teatro di narrazione) permette di sviluppare il "gioco", la reinvenzione della trama e dei personaggi proposti. Il progetto è, infatti, incentrato sul tema di alcune tra le Favole più famose ed è sviluppato attraverso un "Sentiero Fantastico" il quale, snodandosi in un bosco immaginario, diventa luogo d'incontro per alcuni dei personaggi di queste favole. Gli "insoliti" incontri, dànno vita a situazioni del tutto inventate, paradossali e comiche. Tutti i personaggi sono interpretati dall'attrice Federica Bisegna (accompagnata dal maestro Giovanni Celestre) la quale, in maniera ironica e ricorrendo a tecniche di trasformismo ed improvvisazione, coinvolge di volta in volta i ragazzi sul palcoscenico. I personaggi evocati sono interpretati poi, sotto la guida della stessa attrice, dagli scolari che, nel finale, gestiscono e reinventano lo spettacolo. In tal modo viene incentivata un'attività importantissima per i ragazzi (entrata ormai di diritto anche nei programmi scolastici): il laboratorio teatrale, non visto soltanto come rappresentazione di testi, soprattutto come mezzo per sviluppare la capacità di immaginare altro da ciò che è scritto e non dare per scontati i personaggi, i finali delle storie, le situazioni, in una parola la capacità critica verso ciò che si legge o ci viene raccontato: la grande lezione di Rodari.
Vittorio Bonaccorso