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Crazy boulevard

di Federica Bisegna

con

Vittorio Bonaccorso - Regia

Note di regia

Viale della Follia, una citazione da Viale del Tramonto, mi è sembrato il titolo che potesse riassumere il senso del mestiere dell’attore. Cosa sono il cinema e il teatro  se non "luoghi mentali e magici nella cui finzione si nasconde il reale senso delle cose". È una definizione che ho coniato e sulla quale ho basato tutto il lavoro con gli allievi in questi 4 anni perchè credo che il "gioco" su cui insistiamo stia proprio in quel confine che separa il reale dall’irreale, la vita di tutti i giorni da quella creata sul palco. Come la protagonista di quel film memorabile (citata all’interno del nostro spettacolo) non riesce più ad individuare quella labile frontiera cadendo nella follia, così chi lavora nel mondo dello spettacolo, a volte, non riesce più a distinguere i propri limiti cadendo, il più delle volte, nel ridicolo. Questo senso del  ridicolo si sublima poi nei famosi "provini" (da qui il sottotitolo) che ogni buon attore deve affrontare. Provini che, nella maggior parte dei casi, non mettono in risalto le qualità della persona giudicata, al contrario la penalizzano: vuoi per l’emozione, vuoi per il tempo esiguo, vuoi per la "presunzione" di certi registi. Ho voluto mettere questo aspetto del mestiere dell’attore alla portata dei ragazzi perchè solo loro riescono a coglierne tutti i lati comici, con quella freschezza che è tipica del mondo dell’adolescenza. La scrittura originale di Federica Bisegna ha inglobato anche i testi di alcuni allievi, i quali si sono divertiti ad inventare situazioni al limite del surreale. Il mondo fantastico dello spettacolo si unisce così alla follia del quotidiano poichè, come sappiamo, solo i pazzi sono i detentori della "verità" e solo loro possono essere veramente e fino in fondo "geniali".

Vittorio Bonaccorso