Note di regia
Nuova Edizione su testo inedito (scritto apposta per i due protagonisti) che ha debuttato al Teatro Garibaldi di Modica il 17 Febbraio ’08, all’interno della Rassegna Teatrale PALCHI DIVERSI Terza Edizione, curata dalla Compagnia G.o.D.o.T. Canti di Sicilia è un’avvincente ed appassionata metafora della Sicilia raccontata da due personaggi, Vincenzina e Taniddu, da tempi e da spazi diversi e lontani tra loro, ma fortemente radicati in quella sicilianità che solo una scrittura forte come quella della Monroy sa far emergere con tutta l’epicità e la drammaticità, degne della migliore tragedia greca. Interpreti dello spettacolo sono Federica Bisegna, nei panni di Vincenzina (donna di mafia e sorella di un pentito): personaggio emblematico della femminilità siciliana, che soffocato dalla mentalità omertosa della mafia viene indotta al suicidio poiché parente di un infame, e Vittorio Bonaccorso nei panni di Taniddu (pecoraro dei primi del 900 poi mandato soldato alla prima guerra mondiale): simbolo di quella umanità perduta che fu anche di Vittorini e che tornando al suo paese dopo Caporetto, rivive in una sorta di catarsi finale, una tragedia ancora più grande, se possibile, della guerra stessa. Al testo, dirompente eppur poetico, della Monroy fanno da contr’altare le musiche originali (tra cui alcuni canti struggenti) di Pietro Cavalieri, docente dell’Istituto Musicale V. Bellini di Catania, compositore con oltre 30 anni di esperienza teatrale, eseguite dal vivo al pianoforte da Giovanni Celestre.
Vittorio Bonaccorso