Ragusa, la compagnia Godot apre le feste con “Il malato immaginario”
a Compagnia G.o. D.o.T. di Ragusa reduce del successo delle repliche dello spettacolo “Saper vivere: manuale d’uso” che ha aperto con esuberanza ed allegria la 18esima stagione di “Palchi Diversi”, promette ancora tanto divertimento con “Il malato immaginario” di Molière, che andrà in scena senza adattamenti e riduzioni al Teatro Marcello Perracchio, in via E. Fieramosca n. 203/31 a Ragusa, nei giorni giovedì 7 dicembre alle 21, venerdì 8 alle 18.00, sabato 9 alle 19,30 e domenica 10 dicembre alle 18.00. La compagnia teatrale ragusana, diretta da Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, non è nuova alle opere del grande commediografo francese, e dopo avere affrontato nelle scorse stagioni due dei suoi più straordinari capolavori, “Il borghese gentiluomo” e “L’avaro”, interpreteranno ora, con una messinscena fedele al testo originale e all’ambientazione, seppure con la cifra stilistica e l’estro del regista Vittorio Bonaccorso, “Il malato immaginario”, l’opera che diede maggiore fama a Molière e tra le più rappresentate.
“Il malato immaginario”, giocando sui timori e le paure del protagonista Argante, denuncia in maniera beffarda la società dell’epoca. Come per altre opere di Jean Baptiste Poqueline alias Molière, le debolezze e piccolezze umane si scontrano con i vizi di un popolo corrotto e i personaggi, seppur farseschi, presentano una lucidità amara che pur tra le risate invitano alla riflessione gli spettatori. Il ricco Argante soffre della paura delle malattie: l’ipocondria. Il suo timore lo rende prigioniero di medici ciarlatani, farmacisti inetti e di una moglie meschina che approfittano delle sue fobie. Vittima di sé stesso e imprigionato in una cella senza sbarre, sordo agli ammonimenti di chi tiene a lui (la figlia, il fratello e la serva), Argante darà vita ad una serie di situazioni improbabili, comiche e molto divertenti, estremizzate dagli atteggiamenti e dai rimedi proposti da medici che già dal nome appaiono ridicoli, come il dottor Purgone o il dottor Diaforetico.
“Chissà cosa avrebbe scritto oggi Molière su tutto ciò che è successo a causa della pandemia? – Commenta il regista Vittorio Bonaccorso – È vero che ai suoi tempi era più facile prendere in giro la dottrina medica, in quanto improntata più sull’alchimia, su un fare stregonesco che su basi scientifiche vere e proprie. Il punto è che, al di là dell’epoca e dei livelli raggiunti dalla medicina, il pretesto da cui parte Molière è quello di usare un “vizio” (in questo caso l’ipocondria) per mettere in luce la fragilità dell’essere umano e l’ipocrisia della società che ne frutta i vantaggi”. Interpreti saranno Federica Bisegna, che cura anche i costumi, e Vittorio Bonaccorso, che cura anche regia e scenografia, e Giuseppe Arezzi, Alessio Barone, Benedetta D’Amato, Alessandra Lelii, Angelo Lo Destro, Lorenzo Pluchino e la piccola Maria Flavia Pitarresi. L’opera contiene intermezzi musicali e le parti cantate sono a cura di Alessio Barone. Collaborazione alla fonica Mattia Zecchin. Per info e prenotazioni ai numeri 328.2553313, 339.3130315, 327.7044022, 329.1421719, 339.3234452, 338.4920769, anche whatsapp, o scrivere a info@compagniagodot.it. Prenotazioni e prevendita online sul sito www.compagniagodot o presso la Maison GoDoT in Via G. Carducci, 265 a Ragusa dalle ore 17:30. Solo prevendita presso Beddamatri, in Via M. Coffa n. 12, sempre a Ragusa. È possibile usufruire della Carta del Docente.
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