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Omaggio a Pier Paolo Pasolini

da Pier Paolo Pasolini

con

Federica Bisegna
Vittorio Bonaccorso
Prof. Danilo Amione
e gli attori della compagnia

Note di regia

“Alcune cose si vivono soltanto, o se si dicono, si dicono in poesia.”

(Pier Paolo Pasolini)

Pasolini è stata, ed è, una di quelle figure che imprimono al periodo in cui vivono ed operano – ma anche oltre – quasi un marchio, tanto che i loro cognomi si prestano al conio di nuovi aggettivi i quali definiscono una peculiarità, un genere, uno stile, un modo di vedere il mondo e di vivere l’arte. Quando si definisce una cosa “pasoliniana”, però, si entra in un universo a stringhe, ovvero si comincia a ragionare su una “teoria del tutto” in grado di spiegare e riunire in un unico quadro fenomeni artistici complessi, quali la critica, il giornalismo, la letteratura, il teatro e il cinema, sublimandoli in un’unica fonte d’ispirazione: la poesia (l’arte di tutte le arti). La sua capacità di prevedere l’evoluzione della società (ricordiamo le lucide interviste, i documentari, i reportage dall’India o dall’Egitto, i suoi interventi sui fatti politici e sociali dell’epoca), lo stile dissacrante e la sua forza di non farsi ingabbiare in etichette politiche di qualsivoglia origine, fanno di lui uno degli intellettuali più lungimiranti e prolifici del secolo scorso. Anche il suo tragico martirio sembra rientrare in un percorso di “passione” – nel senso più laico del termine – dove l’arte e la vita si fondono in un’unica straordinaria ultima “sceneggiatura”. Quest’anno avrebbe compiuto 100 anni (chissà cosa avrebbe pensato, detto, scritto se fosse vissuto fino ad oggi?). Il nostro vuole essere solo un modesto omaggio, durante il quale proporremo alcune tra le sue più toccanti Poesie, brani dai suoi numerosi scritti ed alcuni stralci dai suoi film più famosi. Per la parte cinematografica ci avvaliamo dell’occhio esperto del Critico e Studioso del Cinema Prof. Danilo Amione che interverrà con la sua consueta perizia per approfondire e riscoprire questa figura gigantesca del nostro panorama culturale.

Vittorio Bonaccorso